Vittorio Sgarbi attacca Selvaggia Lucarelli: “Inacidita pettegola”

E’ guerra aperta tra i vip a proposito del covid, delle conseguenze e degli accorgimenti da adottare per limitare , o provare a limitare, la pandemia.

Purtroppo, tutti gli slogan dei primi giorni di pandemia sembrano ormai dimenticati come la speranza che almeno qualcosa questa pandemia ci avrebbe insegnato come, per esempio, ad essere persone migliori. Invece, pare sia accaduto esattamente il contrario e la pazienza, il garbo e il sentirci tutti uguali di fronte  a qualcosa più grand di noi , non lo ricorda quasi più nessuno.

Vittorio Sgarbi a Selvaggia Lucarelli “pettegola inacidita”

Vittorio Sgarbi , in questi ultimi giorni si sta scontrando duramente sui social contro altri vip. Se fino a qualche giorno fa era guerra aperta contro Alessandro Gassman per l’uso della mascherina e per l’ordinanza emanata da Sgarbi, in qualità di Sindaco di Sutri circa le sanzioni in caso di uso esagerato e immotivato della mascherina, ora è la volta di Selvaggia Lucarelli che Sgarbi ha apostrofato così: “Selvaggia Lucarelli: una inacidita pettegola“. E poi Sgarbi ha spiegato il perché dopo aver fatto un elenco di ben 68 nomi ha scritto: “Sono soltanto alcuni di quelli che l’impertinente chiama anziani, ma che sono infinitamente più freschi e lucidi di lei inacidita pettegola che non ha mai visto la Pietà Rondanini scolpita da Michelangelo ultra ottantenne”.

Selvaggia Lucarelli “Tutti sapevano”

Selvaggia Lucarelli, sui social, ha fatto un’analisi molto puntuale di cosa sia accaduto in Sardegna e, precisamente in Costa Smeralda ha scritto così: “In Sardegna, quest’estate, è successo qualcosa. Cosa, non è ancora chiaro e forse non lo sarà mai neppure analizzando ogni singola piega, perché l’epidemia in corso si propaga a macchia di leopardo, con accanimenti inspiegabili e misteriose dimenticanze, ma si può provare a tracciare una linea. Quella di ciò che non ha funzionato e di ciò che sarebbe potuto andare meglio. Soprattutto, di ciò che è accaduto in Sardegna, in Costa Smeralda, e non altrove, perché è evidente che lì sia nato e si sia sviluppato un focolaio più esteso e violento che nel resto del paese”.

“Proviamo a isolare alcune delle cause che hanno reso la Sardegna il più grave focolaio dell’estate: le discoteche aperte solo qui, o quasi”

“In Italia il Governo è stato più di manica larga e le discoteche hanno riaperto con limitazioni ridicole, che ovviamente non sono state rispettate”

Solo al Billionaire, tra il primo e il 17 agosto sono entrati circa 11.000 clienti”.

“In alcuni video si nota come i camerieri/animatori avessero mascherine abbassate, uno addirittura fischia con le dita in bocca, riprendendo in mano una candela luminosa lasciata poi chissà dove o a chi. Il fatto che tutto quel personale (circa 70 persone, Briatore compreso) si sia ammalato in una discoteca al chiuso con camerieri animatori non può stupire. Ricordiamo che il contagio è avvenuto in neppure un mese di tempo (18 luglio/17 agosto), un record”.

 “Sapevamo tutti che c’erano positivi in giro e quali fossero i gruppi con persone che avevano sintomi e se ne fregavano o avevano amici positivi ma facevano finta di nulla”.