Medico visita a domicilio una bimba che sta male, la madre della piccola è povera, per sdebitarsi decide di regalargli la sua collanina

Un gesto bellissimo che poi è stato raccontato nei minimi particolari. Un dottore ha raccontato quello che gli è successo solo qualche giorno fa sui social, mostrando il suo compenso.

Il medico ha raccontato di aver risposto al telefono lo scorso 16 ottobre:

”Dottò so Anna, non so se vi ricordate di me….voi avete visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, un bambino che teneva la meningite….v’arricurdat ?? vi devo chiedere una grazia….per favore venite a casa mia, che ho l’ultima mia figlia che non sta bene, vi mando l’indirizzo con un messaggio”.

Il dottore non ha avuto nessun tipo di titubanza e subito si è recato a casa della bambina per visitarla:

“Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco in Vico Ferze al Lavinaio, nel ventre della città…piove oggi……il palazzo è un palazzo fatiscente, ed al terzo piano si trova la casa di Anna, salgo le scale perché è un edificio senza ascensore ed arrivo a casa sua….una dimora molto umile, ma pulita e profuma di dignità, Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, “caduto da un impalcatura mentre faticava” mi racconta con le lacrime agli occhi, l’ultima figlia ha la febbre…”dottò nessuno ci viene a casa mia, con questo problema del covid…e io lo capisco; non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto…io facevo le pulizie, ma ora cu tutt sta situazione nun sto faticann…”.

Il medico ha visitato la piccola e ha capito che la bimba non ha nulla di preoccupante. La madre della bambina la signora Anna ha voluto a tutti i costi sdebitarsi.

Si toglie la catenina dal collo e la da al dottore:  “Dotto’ io nun ve pozz pavà per il disturbo che vi ho arrecato, e voi lo so non mi avete chiesto niente…ma dovete farmi un altro piacere, sennò mi mortificate, ed io di mortificazioni ormai ci campo tutti i giorni…dovete accettare questo, perché è cu tutt o’ core che lo faccio….”.

Il dottore rimane colpito dal gesto della donna: “Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto……delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia….”