Alessandro Gassmann “patentino a chi si vaccina”, il web lo massacra

Alessandro Gassmann, figlio del grandissimo e mai dimenticato Vittorio, è un attore che piace tantissimo e che spesso prende posizioni nel sociale. Sui social, infatti, è molto attivo e di solito ha un seguito notevole di follower che lo sostengono.

Qualche tempo fa, aveva discusso con toni molto accesi, sempre sul web con Vittorio Sgarbi che, in qualità di sindaco di Sutri aveva emanato un’ordinanza provocatoria: multe a chi indossa la mascherina senza che ce ne sia bisogno e, dunque, negli spazi aperti. I due avevano litigato e Gassmann lo aveva etichettato come “cosetto nervosetto”.

Sgarbi, dal canto suo, come è facilmente immaginabile, gli aveva risposto subito a tono elogiando il padre e distruggendo lui.

Alessandro Gassmann: “patentino a chi si vaccina”, gli altri non possono accedere ai luoghi pubblici

Alessandro Gassmann ha scritto un post molto forte sui social, e, precisamente su twitter: «Una volta fatto il vaccino, darei una tessera che lo testimoni. Chi non vuole farselo non entra in: ristoranti, bar, cinema, teatri, stadio, negozi, autobus, taxi, treni, e tiene sempre la mascherina… poi vedi che lo fanno».

Alessandro Gassmann non è stato neanche il primo a suggerire una presa di posizione così forte nei confronti di chi vorrebbe scegliere di non vaccinarsi, infatti, anche Faraone, renziano, qualche giorno fa aveva suggerito un passaporto sanitario per poter entrare nei luoghi pubblici al chiuso e aveva scritto così anche lui sui social: «Caro No-Vax, vuoi essere “libero” di non vaccinarti? Prego fai pure…Vuoi essere “libero” di infettare gli altri e costringere il Paese alla paralisi eterna? Scordatelo».

Il web in rivolta contro Alessandro Gassmann

Dopo che Alessandro Gassmann ha scritto questo post, il web gli si è rivoltato contro e sono stati scritti post di risposta e di commento molto duri: «Così si chiama dittatura, non democrazia» o, anche: «Un po’ fascistella come dichiarazione! Siamo già allo scontro tra obbligatorietà o meno e non abbiamo ancora i vaccini!» e, ancora: «Perché non tatuiamo anche un numerino sull’avambraccio?» ma anche: «Peccato che sia anticostituzionale!».

Qualcuno, anche se in netta minoranza ha, però, ha anche scritto: «Condivido in pieno il tuo pensiero» e «50mila morti sono motivo sufficiente per qualsiasi obbligo!».

Gassmann a qualcuno ha anche risposto, infatti a chi gli diceva 2Io non mi vaccinerò” lui ha risposto “E allora stai a casa tua”.